Suggestivo ricordo di tempi lontani. Come poter rilanciare la tradizione?

CIVITAVECCHIA - Centinaia i cittadini in strada per ascoltare i canti natalizi delle Pastorelle. Ricordiamo che in passato, la notte del 23 si svolgeva in modo differente, con Cori che andavano in giro per le vie della città fino all'alba e ricevevano dagli abitanti piccoli doni, tra cui

"biscuttini” e ciambellette, come forma di ringraziamento. Per i giovani era una sorta di "iniziazione", in quanto per loro non era consuetudine uscire di notte. Numerosi sono i cambiamenti rispetto a quei tempi, tra cui il numero minore di Cori ed il rientro prima dell'alba, ma nonostante ciò non possiamo negare la forte emozione nell'aver ascoltato bambini ed altre persone, più o meno giovani, intonare le tradizionali canzoni di Natale. Il nostro ringraziamento va a coloro che, ogni anno, tengono vivo questo clima. Abbiamo altresì notato numerosi negozi aperti, un pò come accade durante una Notte Bianca. E nel cuore pulsante del centro storico, a Piazza Leandra, anche la Casa della Memoria ha aperto le porte al pubblico. Dato che negli ultimi anni stiamo assistendo ad un affievolimento di questa nostra, importante tradizione, lanciamo una proposta non solo all'Amministrazione Comunale ma alle varie organizzazioni di settore: Perché non coinvolgere tutti gli Istituti Scolastici, i vari Cori, le Associazioni ed i Comitati di Quartiere nell'organizzazione di itinerari che comprendano, non solo il centro, ma anche le periferie? Potrebbero essere creati, inoltre nelle piazze, dei punti di accoglienza per le Pastorelle stesse e, in tal modo, convogliare gli abitanti in dette aree, affinché la città tutta torni a vivere tale, magica notte.>>

Servizio e foto di Sara Fresi