Progetto multimediale in ricordo di una Giornata da non dimenticare

CIVITAVECCHIA - <<A 71 anni dall’evento che cosa si può dire che non sia già stato detto di quel drammatico venerdì di maggio, in cui i civitavecchiesi, indifesi, videro arrivare dal mare la furia della distruzione e si resero conto di cosa fosse la guerra?>>.

A porre ed a porsi il quesito, è la Prof.ssa Maria Grazia Grasso Verzani: <<Dopo questo evento si susseguirono altre 86 incursioni e quando arrivò la Liberazione, il 95% degli edifici di Civitavecchia erano distrutti, la città il porto erano un cumulo di macerie, le chiese e le case sventrate, quinte deformi dopo un uragano. I bambini tornati a giocare nelle piazze e nelle vie salivano su cumuli di macerie e senza rendersene conto ridavano una specie di normalità a quell’informe cumulo di rottami che un giorno erano stati edifici vanto della città, come l’Hotel delle Terme, la Rocca, la Chiesa di Santa Maria, l’Arsenale Bernini, abitazioni nobiliari del ‘700 e dell’800. Benchè nella società di oggi ci sia la tentazione di cancellare il pensieri dolorosi, la realtà ce lo impedisce, spesso sulle cronache cittadine leggiamo il ritrovamento di qualche ordigno di guerra inesploso, appena sotto qualche metro di terra e la memoria riaffiora prepotente. “Una bomba inesplosa al Forte!” La guerra non si può dimenticare, soprattutto da parte di chi l’ha vissuta; per questo, ogni anno, il 14 maggio la città commemora quell’evento. I sopravvissuti raccontano ed i giovani colgono nelle loro storie delle emozioni forti, come la paura, la disperazione, il rimpianto per non aver saputo ricostruire la Civitavecchia bella come una volta. Anche quest’anno si commemora tale data, oltre che con le solite cerimonie ufficiali, con eventi che coinvolgono i ragazzi delle Scuole che hanno portato a termine progetti sulla Memoria. Ed il Liceo Scientifico “Gaileo Galilei”, insieme alla Società Storica Civitavecchiese, ha realizzato il progetto di recupero della memoria storica di questa città, allo scopo di gettare un ponte ideale fra il passato ed il futuro, tra le nuove e le vecchie generazioni>>. Proprio domani, infatti, sarà realizzata la rappresentazione multimediale: “Le Ragazze di Piazza Leandra”, nata da un’idea della stessa Verzani, con testi e recitazione di Carlo Alberto Falzetti. Alla medesima parteciperanno altresì il Prof. Mario Camilletti ( con i ragazzi della 3^A per la parte storica ), il Gruppo teatrale e corale delle Prof.sse Nadia Ceccarelli e Nicoletta Potenza, al violino Azzurra Meo ed al pianoforte Marco Shao ( anch’essi alunni ). Il video è stato realizzato della Associazione Cinefotografica. Lo spettacolo avrà una doppia presentazione: la mattina dalle 09.00 alle 11.00, presso la sede di Via dell’Immacolata, per gli alunni ed i Professori. Il pomeriggio, dalle 16.30 alle 18.00 all’interno della Chiesa della Stella, aperta alla cittadinanza. Alle 18.00, lo ricordiamo, sarà inoltre inaugurata, appunto in Piazza Leandra, l’attesa “Casa della Memoria” con la Mostra tematica “Civitavecchia prima e dopo il bombardamento del 14 maggio 1943”. <<Sperando che i civitavecchiesi si riconoscano in queste manifestazioni, vorrei concludere con alcuni versi di Ugo Marzi, un grande poeta civitavecchiese, morto prima del tempo e che, in “Mamma li Turchi” ( sonetto XLVII ), recita: “Pe’ tutta la città fu un gran macello! Nun riescivi a vedè più là der naso, chè er fume se tajava cor cortello. Morti e macerie a cummuli, a montagne! Ma pe’ fuggì chi ce faceva caso, manco ciaviemo più l’occhi pe’ piagne”. 

Foto gentilmente concessa