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Dove la "Miseria Ladra" attanaglia

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Convegno Miseria Ladra-1Il Convegno a tema rivela una <<fotografia devastante>> 

CIVITAVECCHIA - Una fotografia <<devastante>>, quella che emerge dall’analisi dei dati Istat 2012 operata dall'Associazione Libera di Don Ciotti e Gruppo Abele, determinante le 10 concrete proposte atte a contrastare la “Miseria Ladra” che attanaglia, sovente impensabimente, fin troppe famiglie italiane e, nello specifico, civitavecchiesi.

Fotografia, spiegata nel dettaglio ieri pomeriggio presso l'Hotel San Giorgio e che ci riporta di percentuali sempre più elevate di povertà relativa, assoluta e relazionale e di una grave deprivazione materiale a riguardo di esigenze basiche (<<fin’anche del metter in tavola qualcosa da mangiare>> - ha ricordato la Battaglini per la Cri) che rischia di allontanare inesorabilmente, dal proprio vivere, il concetto di dignità umana ed ugualianza tra gli appartenenti di quella che, almeno in una Città con la C maiuscola, dovrebbe potersi reputare una comunità. Una “miseria” attraversante categorie vecchie e nuove, rappresentate da “Working poor” (coloro che, sebbene lavorando, rimangono poveri), “Net” (giovani dai 15 ai 24 anni, privi di lavoro, formazione e percorsi educativi), disoccupati e precari. <<Tutti fuori dalla civiltà, supposto che ce ne sia una>> - il commento di De Marzo, Responsabile dell’inerente Campagna nazionale. <<Ciò - ha rimarcato la Dott.ssa Deiana dell’Onlus Arka - mentre aumentano Compro-oro, megastore cinesi e Slot-machines (con annesso sviluppo di significative forme di ludopatia). Senza contare che l’Italia è al 1° posto in Europa nell’acquisto di telefonini ed accessori d’ultima generazione>>. Ed allora ecco palesarsi, a premessa, quale <<frutto di scelte politiche sbagliate>>, una povertà soprattutto culturale e di valori; quella che, per meglio intenderci, fa comodo, molto comodo appunto alle mafie; a tutte le mafie. Povertà che, nel corso dell’iniziativa a cura dell’Associazione presieduta da Varlese (altresì moderatore), ha portato a proporre (Alessi, Cgil) un Forum permanente tra quei soggetti maggiormente sensibili verso tali questioni, purtroppo <<endemiche in un nucleo familiare su tre e determinanti disegualianze tra le più terrificanti>> (ancora Deiana). Un “Forum” o delle “Assemblee territoriali”, come indicato dallo stesso De Manzo raccogliendone la proposta. Quanto detto, nel crudo ambito di una crisi <<strutturale e sistematica, ancor più pesante di quella del 1929 ed a carattere ambientale, energetico, migratorio e, come detto, alimentare>>. Da parte dell’ex Vice Sindaco Luciani, l’appello a predisporre <<un cordone sanitario per salvare una società in caduta libera ed in cui ci si ritrova a trattare, piuttosto che di “lavoratori”, di “sfruttati che lavorano”>>. Questo, in un mondo sempre in aspra competizione e, checchè ne dicano molti Economisti, in decrescita e senza la possibilità di una reale e rapida ripresa all’orizzonte. Da qui, le proposte di cui sopra, da far proprie e presentare al Commissario Prefettizio Santoriello a che si faccia garante dei Diritti minimi sanciti dalla Costituzione. Durante il Convegno, a nostro avviso lodevolmente propedeutico ad iniziative d’alto valore sociale e civile a fianco degli ultimi, oltre ad un saluto attestante <<vicinanza>> inviato dalla Presidente della Camera Boldrini, l’intervento di Turchetti, neo Responsabile locale Uil il quale, stigmatizzando un “Governo sordo” alle richieste di diminuzione della pressione fiscale (e di innalzamento della lotta all’evasione) ha ricordato quanto gravino, su ogni singolo budget famigliare, i costi della Politica (<<ben 757 euro annui>>). Inoltre, Passerelli (Presidente Ater) che, sottolineando le difficoltà insite nell’attuale assenza di un Sindaco, ha comunque assicurato che l’Agenzia, rapportandosi con i Dirigenti Comunali, sta portando avanti tutti i progetti di edilizia “agevolata” intrapresi con l’ex Amministrazione Tidei (<<questione Italcementi compresa>>) nel’attesa di acquisire dei terreni ove edificare per attivarne di “sovvenzionata”. <<Torno ora dalla Visita Pastorale a Tarquinia - è intervenuo il Vescovo Marrucci - ed ho avuto modo di ascoltare persone appartenenti a varie fasce. C’è tanta sfiducia nelle Istituzioni Pubbliche e, ai loro occhi, non c’è qualcuno di credibile che potrebbe gestire le medesime. Ne abbiamo avuto esperienza anche recentemente a Civitavecchia; ora sento che ci si vuole riprovare. E’ inutile riprovarci - ha commentato - perche si è comunque non credibili>>. Il Presule ha poi evidenziato le “ferite” aperte nelle stesse persone ed Istituzioni territoriali come all’interno della Chiesa medesima. <<C’è bisogno di pulizia, di aria nuova. Le Associazioni di Volontariato, in tal senso, sono per noi dei Centri ispiratorii, dei veri polmoni. Papa Francesco non è tutto; quel che può fare la differenza è il voler cambiare di tutti noi. Dobbiamo portare quell’aria in tutti i settori in prima persona, vivacizzare il prossimo. E vorrei che la nostra speranza fosse diffusiva e giungesse a contagiare. Il Natale in arrivo non dovrà essere una lamentela di chi non ha, nel vedere chi invece ha; perché Natale non è il lustrino o il regalo. Il vero cambiamento della società - ha ribadito a chiosa - deve partire da noi stessi>>. <<ll nostro impegno non finisce certo qui - ha infine ripreso la parola Varlese - la presente è solo la prima delle nostre uscite pubbliche in quanto Associazione Culturale. Dai convenuti, nel mentre, ci attendiamo, in più, delle “spinte” materiali>>. Tanto per parlare di operativa concretezza. 

 

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