Salvo che in Corso Marconi, sembrerebbe non previsto alcun addobbo

CIVITAVECCHIA - Tradizione vuole che l’8 dicembre le strade si ravvivino di quella luce che, sia ai grandi che ai piccini, preannuncia felicemente l’arrivo del Natale. Insomma, un momento di gioia manifestato altresì da allegorici impianti di illuminazione. Siamo andati dunque a farci un giro per le arterie principali del centro cittadino e per le periferie al fine di constatarne l’effettiva predisposizione. Ma di ciò che potrebbe prevedere l’allocazione delle medesime, non v’era traccia alcuna; salvo che in Corso Marconi ove abbiano notato

la presenza di alcuni filari come a voler indicare, appunto, l’imminente installazione di addobbi. A tal proposito, abbiamo intervistato alcuni esercenti, i quali, in questo particolare periodo, potrebbero beneficiare, in fatto di vendite, di una maggiore boccata d’ossigeno. Come vivrà il commercio i giorni a ridosso di tali Festività? <<Questo è un periodo difficile per il nostro settore, soprattutto a causa della crisi. Nonostante le molteplici difficoltà ( anche in tal senso preannunciate dall’ex Sindaco ndr ) sarebbe stato bello che l’Amministrazione Comunale, o chi per essa, ci fosse stata vicina. Se infine mancheranno le luminarie, la nostra Civitavecchia non sarà una bella vetrina, soprattutto nell’accoglienza dei turisti. E ne risentiranno in particolar modo i bambini perché per loro il Natale è magia. Questa è una Città triste>>. Nell’eventualità, come poter ovviare alla mancanza delle suddette? <<Quest’anno ho difficoltà anche a metterne personalmente. Ed il contesto di crisi che viviamo di certo non aiuta>>. <<Posizioneremo alcune luci sulla vetrina e dentro il nostro negozio, ma non sarà la stessa cosa di un bell’addobbo luminoso per tutte le vie cittadine>>. <<Potremmo organizzarci noi stessi, intendo tutti i cittadini, sebbene tramite una piccolissima quota pro capite, così garantendo quest’ultimo. Se ogni abitante donasse un euro, potremmo salvare il Natale e far felici inoltre i più piccoli>>. Una proposta, quest’ultima, che ci ha fatto riflettere.