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Femminicidio e "palliativi"

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Violenza alle Donne-Giornata Mondiale 2013-1Donne di Sel: <<Necessaria un’educazione alla differenza di genere>>

CIVITAVECCHIA - <<Provate a cercare sul quotidiano che sfogliate tutti i giorni gli articoli che riguardano la violenza sulle donne: è una vera e propria strage>>.  Questa, la prima, asciutta considerazione con cui quelle del Circolo locale di Sel <<esprimono orrore per l’ennesimo

femminicidio, per  l’ennesima tragedia che, di certo, come sempre si dice dopo, si sarebbe potuta evitare>> e che va ad aggiungersi ad una lista (di cui le stesse forniscono parte a premessa) fin troppo lunga. <<Ma ormai siamo tutte più “tranquille”: infatti il Decreto “Omnibus” (si chiama così perché contiene un po’ di tutto), è diventato Legge il 14 ottobre scorso. Il medesimo - spiegano - parla di “disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché di protezione civile e di commissariamento delle Province”. E’ diviso in quattro parti, ma solo la prima si occupa di femminicidio, mentre le altre contengono norme (che con questo non hanno nulla a che fare) in materia sicurezza per lo sviluppo, tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto di fenomeni di particolare allarme sociale, eccetera. Ed a riguardo - fanno notare - si chiede al Parlamento di pronunciarsi con un unico voto su temi tanto diversi da determinare giudizi differenti. Le nuove norme si basano soprattutto su inasprimento delle pene e misure cautelari: gli aggressori potranno essere controllati attraverso un braccialetto elettronico e dispositivi simili ed in molte città si sono attivati Corsi di Autodifesa e Centri Antiviolenza. Tutte cose utilissime (di questi ultimi, auspichiamo l’apertura presto; anche  a Civitavecchia) ma tali, primi Provvedimenti rischiano di essere soltanto dei palliativi se non educheremo le nuove generazioni ed i nostri figli maschi, cominciando dalle Scuole, con l’istituzione, nei programmi, di insegnamenti obbligatori, riguardanti il rispetto per le loro compagne ed insegneremo alle medesime ad avere orgoglio per il proprio sesso e la consapevolezza del proprio valore. Non basteranno le sole misure di ordine pubblico, se non accompagnate dalla prevenzione e da azioni educative e culturali! - è il monito - Sarà necessaria una educazione alla differenza di genere che rafforzi le donne nella coscienza di sé  e negli uomini appunto il rispetto all’autodeterminazione della donna. Ma è così difficile capire - concludono - che al mondo esistono uomini e donne, ma che né gli uni né le altre potranno mai offendere la reciproca unicità, dignità, diritto alla vita ed alla libertà>>.

 

 

 

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