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“28 motivi per innamorarsi”

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QuartulloGiarrussoProtagonisti sul palco del Teatro Traiano: Pino Quartullo e Roberta Giarrusso

CIVITAVECCHIA - Pino Quartullo e Roberta Giarrusso sono i protagonisti della commedia "28 motivi per innamorarsi" scritta da Jennifer Lane, 28 motivi per innamorarsi,

con la traduzione di Enrico Luttmann, adattamento e regia di Fabrizio Coniglio in scena il sabato 17 (ore 21:00) e domenica 18 (ore 17:00) al Teatro comunale Traiano

“Trentasei domande per scoprire se due persone sconosciute possono innamorarsi l’una dell’altra. O ritrovare il loro amore smarrito. Tante sarebbero, secondo uno studio dello psicologo Arthur Aron, pubblicato dal New York Times, le prove, i quesiti, a cui due persone devono rispondere ognuno secondo il proprio istinto ed il proprio vissuto, per scoprire se hanno una reale chance di diventare una coppia. Da questo singolare, ma scientifico test sulle affinità amorose parte il testo teatrale di Jennifer Lane, che vede protagonisti un uomo ed una donna, già marito e moglie, ma non più assieme a seguito di un evento assolutamente dirompente nella loro vita coniugale.
Una sera, alla vigilia del divorzio, i due protagonisti della commedia decidono di mettersi alla prova, quasi a voler provare a sé stessi che in fondo quel test, anni prima, lo avevano brillantemente superato. O forse no. Le domande a cui i due protagonisti si sottopongono, e che rappresentano altrettanti motivi per i quali si sono innamorati, in questo spettacolo saranno ventotto. Perché il test riesca i due partner devono rispondere con sincerità alle domande, lette a turno, ma risposte da entrambi. Alla fine, bisogna guardarsi fissi negli occhi per 4 minuti, e scoprire che l’intimità parte dalla testa, passa per il cuore ed infine per il corpo.

Emozioni, risate, ricordi del passato, canzoni che li hanno legati, frammenti di vita troppo presto dimenticati e cestinati, verranno invece rievocati e rivissuti dai due protagonisti. Fino ad arrivare all’evento misterioso e doloroso, di cui la protagonista non vuole parlare, che li ha separati drasticamente. Alla fine, i due riusciranno a ritrovarsi? E soprattutto, riusciranno ad innamorarsi ancora? Dialoghi serrati e rivendicazioni sono la forza di questo testo a due, in cui il tono della commedia non cede mai il passo al dolore; sentimenti, ironia, passione, la diffidenza di chi ha tanto amato eppure si sente sconfitto dall’amore, e la disperazione di chi si rende conto che è impossibile riavvolgere il nastro della vita, sono sempre in scena, accanto ai due protagonisti, il cui gioco di domande e risposte conquisterà e coinvolgerà anche il pubblico in sala. Che potrà mettersi alla prova, rispondendo alle stesse domande del test di Arthur Aron, che verranno fornite loro ad inizio spettacolo. Perché ci si può sempre innamorare. Ed anche re innamorarsi. 

 

 

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