banner
banner

Developed in conjunction with Ext-Joom.com

attualità

Traduttore

Non solo Spread

Newsletter

Contatore

Visite agli articoli
14716977

Ricerca su sessualità e disabilità

PDF Stampa Email

ConvegnoSessualitaDisabilitaProposte operative a seguito del convegno svoltosi presso la Sala Tirreno della Regione Lazio

ROMA / CIVITAVECCHIA -  Fare un bilancio su come viene affrontata la sessualità delle persone con disabilità nel rapporto con i servizi.  È questo l’obiettivo della ricerca voluta dal Forum sulla sessualità delle persone con disabilità o con disagio mentale nato dal Coordinamento Insieme Uguali e Diversi e composto da oltre 40 organizzazioni.

La ricerca è stata presentata ieri, in occasione del convegno “Per il Benessere sessuale delle persone con disabilità o con disagio mentale”, organizzato a Roma, presso la Sala Tirreno della Regione Lazio, da Forum e Coordinamento con il supporto del Centro di Servizio per il Volontariato, per accendere i riflettori su un aspetto costitutivo dell’identità di ognuno.

I risultati della ricerca e le proposte operative.

La ricerca, svolta nel periodo settembre 2023 - gennaio 2024 mediante la somministrazione online di questionari strutturati su un campione targettizzato tra 106 utenti, 231 familiari nel Lazio e 438 operatori di due Asl di Roma e di diverse realtà di Terzo Settore, ha permesso di rilevare vissuto e valutazioni di tutti i target di persone coinvolti sul tema della sessualità nella disabilità. A partire dai risultati si sono avanzate proposte operative quali: la presenza di appositi sportelli nelle Asl, una formazione continua per operatori, utenti e familiari, l’introduzione dell’assistente sessuale laddove necessario, una maggiore formazione alla sessualità per tutti, nell’ottica del superamento del pregiudizio ancora fortemente segnalato nei confronti di chi è discriminato perché è considerato diverso.

<<La ricerca e il convegno di presentazione dimostrano quanto il tema della sessualità delle persone con disabilità e quello del suo riconoscimento come diritto al benessere sessuale siano drammaticamente presenti  nelle famiglie e nella percezione degli operatori e quanto, allo stesso tempo, possa essere affrontato solo a determinate condizioni - spiega Renato Frisanco, coordinatore del Forum e del Coordinamento - Condizioni che diventano proposte concrete: formazione di tutti i soggetti interessati; sportelli ad hoc di tipo informativo, consulenziale e organizzativo (ad esempio, iniziative di formazione o di costituzione di gruppi di auto mutuo aiuto di utenti e familiari); riconoscimento del diritto al benessere sessuale degli utenti fin dal momento di ascolto e accoglienza da parte dei servizi. Un approccio al tema di questo tipo porrebbe le basi per una reale attuazione della prevista e non ancora attuata presa in carico basata sul progetto di vita personalizzato, che permetterebbe di affrontare anche questa dimensione esistenziale in ogni servizio, il più precocemente possibile e con adeguate competenze>>.

 

 

Questo sito utilizza cookie per le sue funzionalità; scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie LEGGI INFORMATIVA PRIVACY.

Accetto i cookie da questo sito.

EU Cookie Directive Module Information