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“Nella certezza di essere amati”

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ConvegnoNelGridoDeiGiovaniA Ladispoli, un Convegno su dipendenze e disagio giovanile

CIVITAVECCHIA / LADISPOLI - “Nel grido dei giovani. Le dipendenze e il disagio: quali scenari per il futuro?”. Questo il titolo del Convegno che le Diocesi di Porto-Santa Rufina e di Civitavecchia-Tarquinia organizzano per oggi dalle 16:00 alle 18:00 presso l’Aula del Consiglio comunale di Ladispoli (in Piazza Giovanni Falcone, 1).

Ad introdurre il medesimo sarà il Vescovo Gianrico Ruzza. Seguirà l'intervento di don Giovanni Carpentieri, prete della Diocesi di Roma ed educatore professionale impegnato nell’educativa di strada con l'Associazione “FuoriDellaPorta Odv”. <<L’evento - ci spiegano in una nota - si configura come una prima azione rispetto alla rilevazione delle comunità parrocchiali su stili di vita e pratiche degli adolescenti. Si tratta di un’occasione di confronto tra persone, agenzie, enti pubblici e privati, sulla situazione giovanile nei territori sopra richiamati. Dall’ascolto di questi ultimi, che trova riscontro nella relazione annuale al Parlamento del Dipartimento politiche antidroga inerente all’anno 2022, emerge un preoccupante aumento del numero di adolescenti che fa uso di sostanze stupefacenti e consuma abitualmente alcolici. Inoltre, la cronaca quotidiana rileva il crescente uso della violenza da parte di ragazze e ragazzi; un fenomeno che registra punte di gravità in alcuni contesti urbani<<. Con il Convengo la Chiesa locale desidera porre l’accento sul problema promuovendo una campagna di prevenzione su larga scala che parta dall’incontro con i giovani nei loro contesti di vita, nelle piazze e nelle strade. Al momento sono stati già coinvolti volontari di alcune comunità locali, ma è necessario un gruppo più ampio dove possano essere presenti anche professionisti in grado di poter indirizzare i giovani nella fase successiva al primo contatto e alla relazione d’aiuto.
Il Vescovo: <<Il grido di solitudine e abbandono dei nostri ragazzi trova spesso forma nelle dipendenze. Stupefacenti e gioco d’azzardo rappresentano la risposta a un vuoto che abbiamo lasciato riempire da chi non desidera il loro bene. Dobbiamo sentire assieme questo loro grido di dolore; esso esprime un non senso che li abita, un abbandono di cui noi adulti siamo responsabili. Per questo dobbiamo agire insieme e ognuno secondo il proprio ruolo per dare un’altra risposta, quella dell’abbraccio e della comprensione, del sostegno e della guida. L’incontro che si terrà nella Casa della Città, vorrebbe essere un primo momento per mettere a fuoco l’urgenza della situazione e proporre percorsi di intervento nei contesti di vita giovanili. Come donne e uomini di fede, genitori, educatori, amministratori, autorità abbiamo il compito di collaborare per offrire un futuro di speranza ai nostri giovani, facendoli crescere nelle serenità e nella certezza di essere amati>>,

 

 

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