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"Il volto bello della Chiesa Cattolica"

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Crocefisso-1Un Convegno <<per riscoprirsi parte di una comunità educante>> 

CIVITAVECCHIA - Si è concluso venerdì, con la celebrazione eucaristica in Cattedrale presieduta dal Vescovo Luigi Marrucci, il Convegno ecclesiale dal titolo “La comunità educante. Gli educatori nella comunità”. La relazione tematica, nello specifico, è stata invece svolta dal Vescovo Mariano Crociata, Segretario generale della Comunità Episcopale Italiana. <<La comunità e gli educatori che in essa vi operano rappresentano una reciprocità in cui l'una e gli altri si costituiscono simultaneamente». Così lo stesso Crociata ha introdotto il tema altresì spiegando che <<gli educatori cristiani sono coloro

che prendono coscienza del loro compito nell'atto stesso in cui abbracciano consapevolmente l'appartenenza alla medesima>>. Allo stesso modo <<una comunità è educante quando i suoi membri avvertono la responsabilità educativa che compete a ciascuno>>. Una dimensione simultanea che si realizza nella comunità ecclesiale dove <<si attualizza in un luogo ed in un tempo determinati la natura profonda della Chiesa nella sua qualità di grembo materno che genera nuovi figli di Dio>>. E tale comunità trae origine dal <<duplice fondamento sacramentale e ministeriale del presbiterio e della famiglia e si realizza nell'incontro tra quest’ultima e la Parrocchia, in cui si sostiene il cammino educativo dei genitori con il presbitero stesso chiamato ad essere regista della vitalità ed espressività di una comunità ricca e composita>>. Marrucci, dal suo canto, ha formulato al suddetto gli auguri per la proroga del suo mandato di Segretario. Nel Teatro dei Salesiani  (o “Sala Buonarroti”), davanti ad oltre quattrocento rappresentanti di Parrocchie, Associazioni e Movimenti presenti in Diocesi, questi ha altresì illustrato il Programma Pastorale della Chiesa di Civitavecchia-Tarquinia per il nuovo anno. I lavori dei partecipanti sono poi proseguiti con il coordinamento dei diversi ambiti. <<La partecipazione responsabile si vive nella comunione e nella testimonianza: comunione con i presbiteri ed il Vescovo, testimonianza di vita in famiglia e nella società in cui ciascuno opera>> - è stata l’esortazione formulata durante l'omelia. Ciò, parlando inoltre del ruolo dei laici e, facendo riferimento alla Relazione introduttiva, ha evidenziato l'importanza del “dialogo”. <<All’interno di ogni singola realtà ecclesiale e con il vasto mondo che ci circonda - ha spiegato - il dialogo è una categoria centrale della stessa rivelazione cristiana e quindi dell’evangelizzazione. Questo perché Dio stesso è dialogo. La Chiesa, ad imitazione di Cristo, si fa dialogo, si fa parola, si fa linguaggio con tutti e verso tutti>>. Da qui l'invito alle varie realtà, ciascuna con il proprio carisma e la testimonianza di vita, <<chiamate con forza a essere unità>> perché solo così «riveleranno tutto e soltanto l’amore, che fa dei molti un tutto, un corpo solo, manifestando il volto bello della Chiesa Cattolica>>. 

 

 

 

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