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Per una Cultura di Pace e Speranza

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SenzAtomica-Mostra-Luigi Marruci-Silvia Brusciotti-1Inaugurata, alla presenza delle Istituzioni, la Mostra “SenzAtomica”

CIVITAVECCHIA - Inaugurata ieri pomeriggio, presso l’atrio dell’Aula Pucci, la mostra SenzAtomica. Ciò, altresì alla presenza del Rappresentante dell’Istituto Buddista Italiano “Soka Gakkai”, Riccardo Plati, del Sindaco Pietro Tidei e del Vescovo Luigi Marrucci (seppur di breve presenza stanti altri, urgenti impegni). Lo stesso Primo Cittadino,

nel corso del relativo Convegno, ha commentato: <<Necessità di sensibilizzare i giovani per creare un futuro senza armi nucleari; altrimenti cosa potrebbe succedere facendone un uso indiscriminato? Ho scritto alle Scuole affinchè portino gli alunni a visitare tale esposizione e trasmettano la cultura della convivenza pacifica. Di recente, in Consiglio Comunale, abbiamo approvato un provvedimento a favore del disarmo nucleare; il nostro è stato un piccolo contributo. Credo che queste azioni siano importanti, ma bisogna togliere il problema alla radice: quello delle disuguaglianze sociali. Ci sono 896.000.000 di persone che soffrono la fame e la sete, a fronte di oltre 1.500.000.000 di persone affette da obesità. L’Onu potrebbe imporsi per restituire ciò che è stato sottratto all’Africa, come nelle deportazioni in America, lo sfruttamento di territori e popolazioni, per far crescere una coscienza che veda le Organizzazioni mondiali operare per eliminare dette disuguaglianze>>. Entusiasmo da parte di Plati: <<Quanto approvato all’unanimità dall’attuale Amministrazione è un messaggio chiaro. Questa mostra significa che ognuno può fare la propria parte; essa è all'interno di una Campagna che ha l’obiettivo di far prendere consapevolezza sulla necessità del disarmo nucleare e scava nel pensiero di chi fa uso di tali armi. Ringrazio la Delegata ai Gemellaggi, Carla Celani e lo Staff di circa 90 persone che stanno studiando le proposte di Pace. Bisogna avere fiducia nell’altro; tutti ambiamo alla pace e alla serenità; dobbiamo applicare il dialogo e l’empatia con il prossimo. Le nostre guide vi aspetteranno qui per illustrarvi i pannelli (tutti i giorni dalle 09:00 alle 18:00) e ci sarà la possibilità di vedere un video con 8-9 testimonianze dei sopravvissuti dello scoppio della bomba atomica alla fine della Seconda Guerra Mondiale>>. Al termine degli interventi, la nostra attenzione si è focalizzata sui pannelli medesimi. Una gentile guida ci ha accompagnati in questo viaggio, spiegandoci così il senso di ognuno: <<Lo spirito della mostra è toccare le coscienze dei cittadini. È fondamentale informare le famiglie, gli amici e le persone per far capire loro l’importanza di un mondo libero da armi nucleari. Pensare che il 6 agosto 1945 la “Little Boy” (bomba Mk.1) colpì Hiroshima ed il 9 agosto fu sganciata la “Fat Man” (bomba Mk.2) su Nagasaki, causando complessivamente oltre 200.000 morti. Coloro che sopravvissero a tali disastri si ritrovarono a dover fronteggiare gli effetti delle radiazioni, con problemi di lunga durata>>. Nel pieno della Guerra Fredda si ventilava l’ipotesi dell’uso di queste armi (tensione tra Stati Uniti e Russia) e nel 1968 fu sottoscritto da Stati Uniti, Russia e Gran Bretagna il “Trattato di Non-Proliferazione Nucleare” (Tnp) basato su tre principi: disarmo, non proliferazione ed uso pacifico del nucleare. Nello stesso, composto di 11 articoli, viene proibito agli Stati firmatari “non-nucleari” di prendere tali armamenti e a quelli “nucleari” di diffondere tecnologie nucleari belliche. Ad oggi i firmatari stessi sono 189. Nei pannelli suddetti non vengono trattati solo argomenti di storia ma anche di sicurezza umana. <<Quella di ogni singola persona. Gli obiettivi principali sono otto: sradicare la povertà e la fame; promuovere l’istruzione per tutti; uguaglianza dei sessi e dare maggior potere alle donne; riduzione della mortalità infantile; migliorare la salute delle madri; combattere l’Hiv / Aids e tutte le malattie; sostenibilità ambientale; collaborare per lo sviluppo del mondo>>. Lo scopo ultimo che si prefigge l’esposizione, frutto di un lungo lavoro della “Soka Gakkai International”, è quello di smantellare gli arsenali nucleari in quanto pericoli per la sacralità della vita e, al contempo, promuovere l’uso del dialogo e metodi civili per la costruzione di una cultura di pace e speranza.

 

Servizio e foto di Sara Fresi

 

 

 

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