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L’auspicio della Delegazione Asl di ritorno da GerusalemmeCIVITAVECCHIA - Asl Rmf, Emergenza Sorrisi ed Uniti per Unire in missione tra Ramallah, Baka al Karbia, Jesser al Zarka e Jaljuila, <<ovvero quando la Sanità fa incontrare senza paura e pregiudizi>>. Medici e fisioterapisti arabi, ebrei, italiani a favore dello scambio socio-sanitario e del dialogo interculturale ed interreligioso. Dopo i primi due giorni a Gerusalemme (il 15 ed il 16) dove ha visitato Ospedali, svolto incontri e Conferenze, la Delegazione italiana è appunto partita per Ramallah. Ottimo il confronto sulla gestione emergenze, in ambito ospedaliero e territoriale, portato avanti dalla d.ssa D’Andrea, Primario del Pronto Soccorso del “San Paolo”; sostanziale anche l’impegno del dott. Marziano nella verifica degli standard minimi che permettano la risoluzione chirurgica del labbro leporino. Il 17, invece, l’incontro con il Sindaco della citata Baka al Karbia per preparare l’importante “gemellaggio” con la nostra Città; operazione, quest’ultima, che grazie al Direttore generale Quintavalle darà il via ad una serie di collaborazioni altresì con i Comuni del vasto territorio di riferimento. A seguire, si è giunti presso la detta Jaljulia, ospiti della famiglia di Foad Aodi, Presidente Amsi e Comai, dove si è svolto uno scambio di idee con numerosi Docenti universitari palestinesi prima di concedersi una passeggiata sulla romantica spiaggia di Jaffa. <<Ringrazio i suddetti e Civitavecchia - ha dichiarato lo stesso Aodi - per il grande contributo dato così come ci sta guidando Papa Francesco con apertura, saggezza, umanità e grande coraggio>>. Poi i saluti e la partenza verso l’aeroporto per il volo di ritorno a Roma. <<Cogliamo l’occasione - ha detto accomiatandosi Quintavalle - per ringraziare sentitamente tutti i membri ed i rappresentanti dell’Associazione dei Soccorritori arabi ed il Coordinatore del progetto Mahmud Aara ed il rappresentante di Uniti per Unire a Nazaret, Mehmad Watad, Giornalista di Aljazeera.net, per aver accompagnato ed ospitato la nostra Delegazione nel suo primo viaggio, dopo il Protocollo d’Intesa concordato ad agosto. Un’esperienza indimenticabile, finalizzata ad uno slancio di solidarietà che porteremo avanti sia come Azienda Sanitaria sia con le Istituzioni locali, rafforzando amicizie e conoscenze per l'interesse di tutti. Adesso il nostro obiettivo è intensificare le azioni per realizzare la finalità prefissate a favore di una collaborazione costruttiva, reale, senza barriere; primo atto concreto, un Corso di formazione multimediale a distanza (via Skype) tra gli stessi Medici italiani ed arabo-israeliani che seguiranno le sessioni didattiche direttamente da Gerusalemme>>. In conclusione: <<Auspico di potere incontrare a breve, insieme ad Aodi, tutte le Associazioni Mediche aderenti, tra cui quella ebraica, e le relative Ambasciate al fine di poter concretizzare il progetto pocanzi descritto, in piena sintonia con lo spirito del movimento Uniti per Unire>>
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