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“Una soluzione al più presto”

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Accorato appello di Mauro Campidonico a favore dell'operaio in sciopero della fame

CIVITAVECCHIA - L'Amministrazione Comunale, tramite il suo Delegato ai rapporti sindacali, appena venuta a conoscenza del fatto, ha incontrato alcuni dei lavoratori licenziati da Tirreno Power: <<Ne abbiamo ascoltato le istanze - ha dichiarato lo stesso Francesco Fortunato -

Faremo tutto quanto possibile per essere vicini ai medesimi e continuare nel percorso iniziato già da 3 anni per cercare di trovare una soluzione a questa vertenza>>. Il Sindaco Antonio Cozzolino, nel corso del Consglio di ieri ha altresì ricordato come egli stesso stia provando a far desistere uno dei suddetti dallo sciopero della fame intrapreso davanti alla sede romana di Enel previo il riattivarsi di un contatto con il Viceministro al Lavoro ed alle Politiche Sociali, Teresa Bellanova. Nel mentre, giunte diverse altre parole di solidarietà da parte del Pd locale e provinciale. Quest’oggi, in Redazione inoltre un comunicato a firma di Mauro Campidonco: <<Nella “società del lavoro”, solennemente enunciata dalla nostra Costituzione, il medesimo sta diventando raro come l’aria respirabile nelle città. Tutti sappiamo dell’operaio dalla Centrale termoelettrica da poco licenziato dall’Ente elettrico. Proprio non ce la fa a superare lo shock del forzato abbandono del lavoro. E così, avvilito, mortificato, profondamente leso nella sua dignità ha dato inizio a uno sciopero della fame dalle conseguenze imprevedibili anche sulla sua salute nel caso non si riesca a farlo desistere, e in tempi molto brevi. Questa mattina sono andato a Roma dall’ex collega Ernesto Tarallo per un sostegno morale e nell’intento di convincerlo a spostare la protesta all’ingresso della Centrale Enel di Torrevaldaliga Nord. Aimè, senza riuscirci. Questo, comunque, non è un semplice episodio. Va a sottolineare come l’uomo moderno non sia più in grado d’immaginarsi una vita pura e semplice al di là del lavoro, che in quanto principio fondante della società in cui viviamo, domina non soltanto la sfera dell’economia in senso stretto, ma penetra nell’intera esistenza sociale. Da ciò voglio far scaturire un accorato appello alle forze politiche e sociali e al mondo dell’economia affinché venga comunque trovata una soluzione al più presto, non so ancora quanto potrà resistere avendolo trovato debilitato e anche apparentemente confuso nei ragionamenti. Speriamo che qualcuno non se lo ritrovi sulla coscienza.>>

Servizio e foto di Pietro Cozzolino

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