 Omofobia e Transfobia: la Senatrice Bencini a sostegno della richiesta della Civetta
ROMA / CIVITAVECCHIA - Intervento odierno in Aula Parlamentare ad opera di Alessandra Bencini (Gruppo Misto-Idv) previa richiesta da parte della nostra Associazione Culturale. Tema dello stesso, su cui “la Civetta di Civitavecchia”, ha già messo la faccia diversi mesi or sono, con una
Campagna mediatica atta a sensibilizzare l’opinione pubblica: la condanna, quali reati, di tutti gli atti di violenza fisica o verbale ai danni di persone omosessuali e transessuali. Nel ringraziare la Senatrice suddetta per avere mantenuto quanto promesso, riportiamo qui di seguito il testo integrale dell’intervento in oggetto datato 14 Gennaio 2016:
“Signor Presidente,
intervengo al fine di riportare all'attenzione di tutti i Colleghi parlamentari il disegno di legge in materia di contrasto dell'omofobia e della transfobia, in particolare l'Atto del Senato 1052, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione di diversi disegni di legge d'iniziativa di alcuni deputati (Scalfarotto ed altri; Fiano ed altri; Brunetta ed altri ). Il disegno di legge in questione staziona in 2ª Commissione permanente (Giustizia); mi riferisco, in particolare, alla circostanza per la quale l'iter d'esame dell'intero provvedimento di cui sopra è stato sospeso, nel lontano aprile 2014, a seguito dell'accantonamento di una proposta emendativa, richiesto dal Senatore Lumia. Conseguentemente, alla luce del dibattito svoltosi, veniva rinviata ad una successiva seduta la votazione dell'emendamento 1.25 (testo 2), così come il seguito dell'esame congiunto veniva rinviato. Questo intervento, dunque, si basa sul bisogno urgente di informazione e di diffusione della cultura e del rispetto dei diritti delle persone omosessuali e transessuali nel nostro Paese. Gli episodi di omofobia e transfobia rendono indispensabile, quanto urgente, affrontare un problema che da tempo grida aiuto. L’omofobia e la transfobia non sono fenomeni nuovi; nella violenza e nella discriminazione di stampo omofobico e transfobico la peculiarità dell’orientamento sessuale della vittima, ovvero l’essere omosessuale oppure l’essere transessuale, non sono dati neutrali rispetto al reato del quale, invero, costituiscono il fondamento, la motivazione e, in senso tecnico, il movente. Al contempo, l'attenzione va anche all’autore del reato stesso che si trova in uno stato soggettivo di disprezzo e odio rispetto alla vittima. Pertanto, per contrastare i reati motivati da stigma sessuale, con riferimento particolare verso omosessuali e transessuali, si ritiene più efficace, rispetto alla mera introduzione di una circostanza aggravante, prevedere l’estensione dei reati puniti dalla legge Mancino-Reale anche alle discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere della vittima, così come previsto in numerose proposte di legge già depositate in Parlamento nelle precedenti legislature. In virtù di tali considerazioni, Vi esorto affinché il disegno di legge in questione, con le opportune modifiche integrative ed anche sostitutive, possa divenire, quanto prima, legge nel vero senso della parola.”
Foto tratta dal Roma Pride 2013 |
