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Itinerario Culturale del Consiglio Ue

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International Marconi Day Pietro Mancini Collezionista 1Anche Pietro Mancini a sostegno della nostra Campagna "pro" Via Francigena

CIVITAVECCHIA - Da Pietro Mancini, appassionato di Storia, collezionista nonché autore del Bollettino sull’Officina del Gas, riceviamo e pubblichiamo: <<La via Francigena è parte di un fascio di vie che conducevano dall'Europa centrale, in particolare dalla Francia,

a Roma. Tale pellegrinaggio, in visita alla tomba dell'apostolo Pietro, era, nel Medioevo, una delle tre maggiori pellegrinazioni insieme a quella verso la Terra Santa e Santiago di Compostela in Spagna. Per questo l'Italia era percorsa continuamente da pellegrini di ogni parte d'Europa, molti si fermavano a Roma, gli altri scendevano lungo la penisola fino al porto di Brindisi e da lì si imbarcavano per la citata Terra Santa. Nella maggior parte dei casi gli stessi seguivano le Strade consolari romane. Quelli provenienti soprattutto dalla Terra dei Franchi in età post carolingia cominciarono a valicare le Alpi ed entrare in Italia, dando così alla medesima appunto il nome di Francigena. La via prese quindi a far parte di quella vasta rete di strade e percorsi che segnava l'Europa di pellegrinaggio e che univa tutti i maggiori luoghi di spiritualità del tempo. La Francigena non era propriamente una via ma piuttosto un sistema viario con molte alternative. La presenza di questi percorsi, con la grande quantità di persone provenienti da Culture anche molto diverse tra loro, ha permesso un eccezionale passaggio di segni, emblemi e linguaggi dell'Occidente Cristiano. Ancora oggi sono rintracciabili sul territorio le memorie di questo passaggio che ha strutturato profondamente le forme insediative e le tradizioni dei luoghi attraversati. Un passaggio continuo che ha permesso alle diverse Culture europee di comunicare e di venire in contatto, forgiando la base culturale artistica, economica e politica dell'Europa moderna. A partire dal 1994 la via Francigena è stata dichiarata "Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa" assumendo, alla pari del Cammino di Santiago di Compostela, una dignità sovranazionale. Il collegamento della via Francigena con Civitavecchia lo troviamo all’interno del parco nella valle della Fiumaretta, dove sono ben evidenti le tracce dell’antica strada di oltre mille anni. La stessa era usata dai Pellegrini Cristiani che dovevano andare via mare a Gerusalemme attraversando l’attuale  percorso Parco Archeologico - Botanico delle Terme di Traiano, per raggiungere il nostro Porto. Questa strada dunque, era il raccordo con Viterbo dove si univa alla via Francigena, l’antico tracciato medioevale che per secoli costituì il collegamento tra Roma, le città degl’Appennini fino a Canterbury in Inghilterra. Alla fine del X secolo la via ha incrementato i viaggi da e per il Porto di Civitavecchia dei cristiani, dei commercianti, degli uomini d’affari, ma anche dei Cavalieri Templari  che con la loro presenza proteggevano le due strade e il Porto stesso, garantendone la sicurezza. In questo contesto è doveroso citare la Chiesa di San Giulio o Sant’Egidio o San Giovanni alle Terme, che in una rivalutazione del tracciato esistente nel nostro territorio della via Franchigena, va inserita a pieno diritto in eventuali progetti futuri di restauro e conservazione.>>

Foto a corredo “by” Sara Fresi

 

 

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