Rilanciata la Campagna di contrarietà all'Inceneritore di armi chimiche

CIVITAVECCHIA - Il Comitato dei Cittadini Uniti, forte di un considerevole seguito altresì comprensoriale, non ci sta certo a non essere considerato dal Ministero della Difesa quale interlocutore in merito

all’ipotesi Inceneritore presso il Centro Chimico di Santa Lucia. E stamani, nel corso della Conferenza convocata presso la Cgil, ha inteso ribadirlo a chiare lettere davanti alla Stampa locale, rilanciando la Campagna di contrarietà all’ipotesi suddetta. Ciò, inoltre preannunciando un’Assemblea pubblica al fine di recepire le proposte della popolazione e - insieme ad essa - valutare il da farsi a fronte di Documenti ministeriali da cui si evince la programmata rimozione degli “agglomerati cementizi pieni di tutto” (o monoliti) ivi ammassati, <<ma nulla che faccia capire a che punto sia l’eventuale iter di realizzazione dell’Ossidatore atto allo smaltimento di armi chimiche (già demilitarizzate e non) che potrebbe malauguratamente interessare anche il resto di quelle a livello nazionale e risalenti alla Grande Guerra.>> Quanto detto, sebbene il medesimo sia stato presentato come “amovibile”. Documenti, i suddetti, tramite i quali il Ministero ha risposto (dopo 7 mesi ed almeno in parte) in più a due distinte Interrogazioni parlamentari a tema. E, lungi dal voler far mettere il “cappello” ad alcuno su quanto finora ottenuto, il Comitato non ha mancato di rivendicare a sé (ed a coloro che ne hanno sostenuto la lotta) i risultati finora ottenuti: dalla possibilità che Civitavecchia, dal punto di vista ambientale, possa essere finalmente e seriamente considerata Sito di interesse nazionale, alla rimozione suddetta, salutata con moderata soddisfazione ma definita, in qualche modo, storica.

Nella foto: un momento dell’odierno incontro con i Giornalisti  

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