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“Volontariato per la Strada”

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VolontariatoStradaIl documentario “Non di solo pane” racconta l'impegno di circa cinquanta associazioni

ROMA - Anche durante il lungo periodo delle feste invernali il volontariato continuerà ad aiutare i senza fissa dimora attorno alle Stazioni e per le strade di Roma.

Sono tremila i volontari che si turnano, appartenenti a una cinquantina di associazioni piccole e grandi, parrocchie e gruppi, autorganizzatisi in un coordinamento, il Forum del Volontariato per la Strada, per avvicendarsi con ordine e senza sovrapposizioni. Tra queste c’è l’associazione “Per la Strada”, che da 25 anni ogni sabato e domenica distribuisce la cena ai senza fissa dimora soprattutto di Termini e Ostiense, per un totale di 30.000 pasti l’anno, grazie a 250 volontari organizzati in venti gruppi. CSV Lazio (Centro di Servizio per il Volontariato), ha documentato questo impegno in un video di Francesco Paolucci, che si può vedere sul canale YouTube di CSV Lazio, a questo link: https://youtu.be/gi1NXdXvwy8

«Con questo video - dice Paola Capoleva, presidente di CSV Lazio - abbiamo voluto offrire uno spaccato del grande impegno di migliaia di cittadini volontari, tutti i giorni, non solo a Natale, perché nessuno debba soffrire, tra tante privazioni, anche quella del cibo. Questa rete di associazioni è solo una parte delle tante impegnate a distribuire pasti, ma soprattutto vicinanza, calore, accoglienza della persona; qualcosa di altrettanto vitale del cibo>>.

Le riprese registrano i volti e le motivazioni dei volontari, oltre ai problemi che incontrano, oggi, amplificati dall’emergenza e dalla necessità di rispettare le misure di prevenzione del contagio da Coronavirus. Dietro di loro, però ci sono tanti altri cittadini, negozianti, operatori della grande distribuzione, aziende che donano cibo o denaro per comperarlo o per procurarsi ciò che serve, il che include mascherine, guanti e disinfettante. È grazie a tutto questo che possono essere distribuiti 1.300 - 1.500 pasti anche in questi giorni, come nel resto dell’anno, prevalentemente attorno alle Stazioni stesse, ma anche lungo percorsi sui quali si possono incontrare piccoli gruppi di senza tetto: una mappa che i volontari conoscono bene.

 

 

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