E si va verso l'intitolazione dell'anfiteatro del Parco "Martiri delle Foibe" a Norma Cossetto

CIVITAVECCHIA - “Come si fa a morire di malinconia  per una terra che non è più mia? Che male fa se ancora cerco il mio cuore dall'altra parte del mare”.

Citiamo parte del testo della canzone “Magazzino 18” di Simone Cristicchi, filodiffusa nell’occasione, per riaffermare, a nostra volta, il Giorno del Ricordo. <<Sono particolarmente emozionato - ha esordito stamane il Sindaco Ernesto Tedesco - perché nel 2004, quando questo Parco venne intitolato ai Martiri delle Foibe, io ero in Giunta>>. E facendo proprio un po’ di quanto detto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: <<Le Foibe sono una sciagura nazionale, a cui non si è dato il dovuto rilievo>>. Ciò, stigmatizzando la superficialità e, fortemente, il negazionismo operato negli anni. <<Riaffermare il Giorno del Ricordo significa non avere più contrapposizioni ideologiche, portare rispetto alla vita ed alla Storia, che deve essere letta nella sua interezza. E significa porsi fuori dalla dinamica dell’odio e dalla logica della violenza, facendo tesoro di quanto accaduto nel passato>>. Tra i diversi altri interventi, quello di Valentina Flacchi (in rappresentanza del Comitato "10 Febbraio") la quale, ricordando la figura di Norma Cossetto e le brutali esperienze subite dalla stessa, ha auspicato che le si possa intitolare l’anfiteatro del Parco medesimo proprio il 17 maggio 2020, a cento anni dalla sua nascita. Una cerimonia, quella dedicata, che ha visto la presenza altresì di diversi studenti; presenza, oltremodo foriera di un futuro migliore.

Servizio e foto di Pietro Cozzolino  - Riproduzione riservata

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