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“Colpevoli di essere nati in quella zona”

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Roberta Galletta ricorda quanto patito dai profughi dalmati ed istriani

CIVITAVECCHIA - La Dott.ssa Roberta Galletta: <<Il 10 febbraio, Giorno del Ricordo, ho avuto l'onore di raccontare, dopo le importanti parole del Vice Sindaco Daniela Lucernoni,

che ha ricordato le ragioni di questa importante data durante la cerimonia che si è svolta presso il Parco dell'Uliveto, come il grande cuore di Civitavecchia negli anni del dopoguerra accolse, insieme ad altri circa cento Centri di accoglienza sparsi in tutta Italia e nonostante le distruzioni che la nostra città aveva patito a causa dei bombardamenti del 1943-44, i profughi dalmati e istriani, colpevoli di essere nati e di vivere in una zona dell'Italia che era diventata terra di conquista delle truppe del Generale jugoslavo Tito. Oltre 300.000 persone furono cacciate dalle loro terre e costrette a cercare una nuova vita altrove. In migliaia invece morirono ammazzate, infoibate nelle cavità carsiche dell'Istria e della Dalmazia. Una tragedia che è stata volutamente dimenticata per oltre sessanta anni e che fa orrore e vergogna. Una creatura mostruosa figlia della pulizia etnica. Un imperdonabile errore aggravato dalla successiva congiura del silenzio organizzata per censurare la tragedia istriana e giuliano-dalmata. Ricordare è un dovere per le nuove generazione. E per chi ha visto distruggere le proprie vite e quelle delle proprie famiglie. I morti non hanno colore. Non dimenticatelo mai.

Foto di Pietro Cozzolino

Articolo correlato: http://www.lacivettadicivitavecchia.it/attualita/13686-foibe-oggi-lo-stato-ricorda

 

 

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