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Sinergica nonchè continua la collaborazione tra Comune, Cri e Comunità di Sant'EgidioCIVITAVECCHIA - Un progetto - o meglio, un Piano - importante e strutturato, quello avente a perno la sinergica nonchè continua collaborazione tra Comune di Civitavecchia, Croce Rossa Italiana e Comunità di Sant’Egidio ed atto a fronteggiare l’Emergenza Freddo. Un Piano, che grazie allo stanziamento di appositi fondi comunali (recuperati dal Bilancio 2018) e - si confida - all’aiuto economico di altri (vedi quanto già fatto dai Dipendenti della Asl Roma4), consentirà di garantire Servizi essenziali di assistenza ad una trentina di persone senza fissa dimora (italiani, polacchi, romeni, bulgari e slovacchi stabilmente presenti in città, di cui 8 hanno già trovato ricovero ed altri 15 lo troveranno dopo l’Epifania). Vicinanza; la parola chiave da noi percepita dalla Conferenza Stampa di oggi e che si sta quotidianamente traducendo in pasti caldi, cure appropriate ed un tetto temporaneo (due le Pensioni locali interessate); con l’eventuale possibilità - sempre previa la volontà di ognuno degli eventuali beneficiari - di essere inseriti in altri progetti (anche lavorativi, nella migliore delle ipotesi). Un “Piano Freddo”, visto come modello da altre Città e di fatto ben augurante per il futuro che, si spera, possa ricomprendere - inoltre - una Struttura comunale adeguata ed una Mensa stabile. Nel mentre, comunque, ci sarà chi uscirà dallo stato di “invisibile”, non rischierà di morire appunto a causa delle bassissime temperature ed avrà la preziosa possibilità di ricostruirsi gradualmente una vita. Il che, in una Città come la nostra, ove - è stato opportunamente ricordato - c’è tanta povertà (peraltro crescente) e poche risorse, non può che essere di conforto. E quest’ultimo, si sa, scalda l’animo. Nella foto: un momento dell’odierna Conferenza in Sala Cutuli |
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