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“Migliorare le condizioni dei detenuti”

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Comune obiettivo alla base del Piano di Prevenzione firmato ieri

CIVITAVECCHIA - Firmato ieri mattina presso la sede del Carcere di Civitavecchia il Piano Locale di Prevenzione delle condotte suicidarie e autolesive negli Istituti Penitenziari, tappa conclusiva di un lungo percorso iniziato nel 2011.

Il Piano è stato firmato dal Direttore del Carcere Patrizia Bravetti e dal Direttore Generale della Asl Roma4 Giuseppe Quintavalle nel corso di un incontro alla presenza di vari protagonisti di questo importante percorso di lavoro all'interno della Asl e del Carcere quali, tra gli altri, la dr:ssa Carmela  Matera Direttore Sanitario Aziendale, la dott.ssa Carola Celozzi, il dr. Cervellini, la dott.ssa Rita Bassetto ed altre figure che hanno testimoniato con la loro presenza la validità di questo documento. Quintavalle si è dimostrato particolarmente soddisfatto e ha dichiarato che il medesimo, che è stato elaborato egregiamente, potrà divenire un modello per la Regione Lazio e per le Asl che potranno modularlo a seconda delle risorse ed esigenze, nella certezza che da ora è  sancito il lavoro integrato tra le varie Aree che si occupano della Salute dei detenuti. <<Ora penseremo anche alla formazione degli Operatori” proponendo un Workshop dedicato a questo,  contando anche sul significativo supporto dei detenuti che , utilizzando il Progetto Peer-supporter , quindi formati,  possono entrare in gioco  personalmente aiutando i loro compagni tecnicamente e emotivamente>>. <<Questo documento segue il Piano Nazionale sul rischio suicidario ma apporta una serie di interessanti innovazioni: ne è la sintesi sulla base dell'esperienza>> - ha dichiarato a sua volta la Direttrice del Carcere Patrizia Bravetti , compiaciuta di aver siglato un lavoro che vede la collaborazione dei due Ministeri interessati - Giustizia e Salute - con il comune obiettivo di migliorare le condizioni dei detenuti a tutti i livelli e soprattutto per dare risposte immediate ai casi attenzionati. <<Un ulteriore passo avanti è stato fatto con  la stesura di questo Piano - ha concluso la Dott.ssa Celozzi - Un piano concreto che nasce dalle riflessioni sulle esperienze e da qualche errore del passato  portandoci  concretamente a poter rispondere adeguatamente ai bisogni di salute in senso lato dei detenuti, con particolare attenzione ai problemi psichiatrici; creando quindi  le condizioni di grande collaborazione tra le Aree interessate per un lavoro sereno e per uscire dall'isolamento di chi si occupa di questi problemi>>.

 

 

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