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“Una persona con un qualcosa in più”

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Proposta l'intitolazione di una Via cittadina in ricordo di Ferrero Galli

CIVITAVECCHIA - <<Dell’invecchiamento attivo ha colto l’essenza più pura, facendone una missione e riuscendo, tassello per tassello, a costruire una solida struttura.>> Sono parole della giovane Archeologa Barbara Gianvincenzi

dedicate al ricordo di Ferrero Galli,  <<un leader atipico: fermo e risoluto nelle scelte ma al contempo aperto ad ogni collaborazione>> che per anni alla guida dell’Auser territoriale, la cui sede di Via Santa Barbara ora porta il suo nome, ha contrastato, con idee di socializzazione tramutatesi in iniziative di successo, il concetto dell’anziano quale <<un inabile, quasi un peso per la comunità>> aiutando invece il medesimo a svolgere il proprio, vero ruolo di parte integrante ed attiva della stessa, agevolandolo nella partecipazione e predisponendogli un ambiente associativo per certi versi assimilabile a quello famigliare. <<Ho condiviso con lui un’esperienza assolutamente importante nel Sociale - ha commentato Vincenzo Caccaglia in rappresentanza della Fondazione Cariciv sovente sostenitrice di progetti - Spero che se ne ricordino anche le Istituzioni dandogli il giusto riconoscimento. E’ uno dei punti di riferimento della Città e del territorio; ci legava un rapporto di stima e rispetto reciproci>>. <<Una scommessa, quella fatta anche da Ferrero, a cui anni fa non credevano in molti. - è intervenuto Enzo Costa, numero uno dell’Auser nazionale - Solo chi aveva un certo tipo di visione poteva intravvedere quel cambiamento in seno alla società che avrebbe portato, come poi è stato, una figura sempre molto marginale ad essere largamente diffusa. Basti pensare che ad oggi il 25% della popolazione del nostro Paese ha più di 65 anni. E’ da tali decisioni che nascono storie come questa; e la nostra Associazione, alla quale si riconosce di essersi presa cura del segmento più ampliato di anziani, è fatta delle stesse. Storie locali, di uomini e di donne che hanno aderito ad essa, sposandone la causa e lavorandoci su con l’unico precondizione possibile, ossia l’amore; consentendole così, con una sovrapposizione tra persone ed Associazione,  di diventare grande. E’ la memoria la nostra identità - ha sottolineato - Il saper fare di Ferrero Galli non morrà mai così come il suo concepire il Sociale. Quando con orgoglio mi mostrò la Biblioteca creata presso il Centro Culturale in Via Giusti avevo percepito a pelle che avesse un qualcosa in più. Una persona modernissima, che metteva al centro la persona e non gli interessi. E nel giorno del suo compleanno, era giusto fargli un regalo che rimarrà nel tempo.>> A seguire, l’ex Sindaco di Civitavecchia, Pietro Tidei: <<Di lui ricordo altresì l’impegno politico e sindacale. Quando si metteva in testa di voler fare una cosa, insisteva anche se gli ostacoli che si frapponevano erano effettivamente insormontabili. Io, lui ed il Vescovo di allora riuscimmo a fare aprire una Banca intraprendendo assieme una raccolta firme. Sue le lotte per i lavoratori, tra cui i Ferrovieri, ed inoltre all’interno del Comune, nel ruolo istituzionale. Io credo sia doveroso intitolargli una Via della Città>>. Una proposta, quest’ultima, che ha incontrato l’approvazione della platea gremita ma, purtroppo, contraddistinta in più dalla totale quanto imbarazzante assenza di rappresentanti dell’Amministrazione Comunale. <<Per me è stato un onore poterlo conoscere - ha ricordato a sua volta Nicola Guzzone, Dirigente scolastico dell’Istituto “Guglielmo Marconi” - e ne ho apprezzato l’amore per il Sociale. Grazie a lui abbiamo aperto la nostra Scuola ad un’Associazione fantastica ed è nato un importante connubio tra giovani e anziani in seno al Corso “Nonni su Internet”. Corso che a breve intitoleremo alla sua memoria.>> A ringraziare tutti a nome della famiglia per la <<meravigliosa prova d’affetto>>, il figlio Gianmarco. A fare gli onori di casa col garbo di sempre, in occasione dell’attesa quanto toccante intitolazione di stamani, la Presidente Adua Carannante.

Servizio esclusivo e foto di Pietro Cozzolino - Riproduzione riservata

 

 

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